
Domenica 25 maggio, l’Oratorio San Savino di Corticella si è vestito a festa per il nostro, ormai tradizionale, HAPPY MAY.
Un evento che, nonostante a Bologna fosse una giornata da record per quantità di eventi – la Strabologna, la festa del Bologna FC per la vittoria della Coppa Italia, la discesa della Madonna di San Luca… – è stato un successone!
Happy May è l’evento che conclude tutte le attività dell’anno pastorale e apre simbolicamente le porte all’estate, un momento ricco di gioia, familiarità e condivisione, tipico del carisma salesiano!
Il pomeriggio e la serata si sono svolti in un clima di grande entusiasmo e partecipazione. Bambini, ragazzi, famiglie, educatori, allenatori, volontari si sono incontrati per raccontarsi e dire a tutti la bellezza della vita dell’Oratorio.
Ogni attività è stata preparata con cura e vissuta con spirito di corresponsabilità: lo sport, i giochi, gli stand, l’animazione, la cena… tutto ha parlato di un oratorio vivo, accogliente e aperto a tutti.
Il cuore della festa è stato il cortile, allestito con stand tematici in cui ogni realtà ha raccontato il proprio impegno educativo attraverso cartelloni e materiali esplicativi.
A dare ancora più colore alla festa, anche la mostra fotografica realizzata dall’associazione WENOMADS insieme ai ragazzi del doposcuola, la performance di Virginia dell’associazione Arterego e il calcetto gonfiabile, novità di quest’anno.
Durante il momento di immersione negli stand delle attività, i ragazzi del progetto Novae Vitae, coordinati da suor Lucia, hanno dato vita a un’opera di street art guidati da Amir Issaa, noto rapper, scrittore ed educatore italiano.
Attivo da anni nel panorama hip-hop e nei contesti educativi, Amir utilizza l’arte e la musica come strumenti di espressione e inclusione sociale, soprattutto tra i più giovani.
Il murale realizzato durante l’evento porta una scritta semplice ma potentissima: “Non sono il mio sbaglio”.
Un messaggio forte, che vuole dire a tutti – giovani e adulti – che i ragazzi possono anche commettere errori, ma non si esauriscono in essi: ognuno ha dentro di sé la possibilità del riscatto, la speranza di un futuro nuovo, la dignità di chi può sempre ricominciare.
Un pensiero che si conferma pienamente nel cuore del carisma salesiano: per don Bosco nessun giovane è mai perduto, perché in ognuno c’è un punto accessibile al bene, e da lì si può ripartire.
Il pomeriggio è stato animato anche da diverse esibizioni artistiche, sul palco si sono alternati:
Le atlete della ginnastica artistica PGS, il Coro Insieme della Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore e dei ragazzi del doposcuola, sulle note della canzone San Luca di Cremonini e Carboni guidati da suor Valeria Manfredini, i nostri giovani dancer del laboratorio di hip hop di Manuela Zuzolo e a chiusura, gli animatori, che hanno fatto ballare tutti con i grandi classici delle nostre estati
La buona riuscita dell’evento è stata possibile grazie alla collaborazione generosa e sinergica di tante persone, che si sono mosse come gli ingranaggi di un meccanismo ben rodato.
Ogni realtà ha fatto la sua parte, dove ciascuno ha portato il proprio contributo e ha trovato il proprio posto.
Questo è l’Oratorio sognato da don Bosco: una famiglia che accoglie, coinvolge e fa festa insieme.
Un ringraziamento speciale a: La Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, sr Benedetta, sr Lucia, suor Piera, sr Adele e suor Dorina, il Parroco don Luciano e il suo cappellano don Stefano, la Casa della Carità, l’Associazione Oratorio San Savino, la PGS Corticella, il CIOFS-FP Corticella, le maestre, le educatrici e i genitori della Scuola dell’infanzia Sacro Cuore, i Cooperatori Salesiani, i catechisti ed educatori dei gruppi di fede, il Quartiere Navile, nella persona di Francesco Fanelli, tutti gli animatori dell’Oratorio, suor Lucia e i ragazzi di Novae Vitae, i ragazzi del Servizio Civile Universale e gli educatori del progetto socioeducativo, registi di tutte le attività quotidiane.
Happy May 2025 ha testimoniato che il sistema educativo di don Bosco è ancora attuale e fecondo. Là dove si semina con amore, i giovani sanno restituire con generosità.
E così, nel cuore di Corticella, continua a pulsare forte la vita dell’Oratorio: casa che accoglie, scuola che educa, cortile che unisce.
Suor Carolina Cignoni



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